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09 Marzo 2015
Mal di schiena: affrontiamolo con l'osteopatia

Sapreste distinguere un comune mal di schiena da una lombalgia? Leggiamo l'articolo del Dott. Emiliano Zanier e cerchiamo di capire insieme a lui come affrontare il problema attraverso la cura osteopatica. 

Il mal di schiena è un sintomo molto comune: più del 70-90% delle persone avrà almeno un episodio di mal di schiena durante la vita e ogni anno, il 15-45% degli adulti soffre di dolore nell’area lombare. Tra queste percentuali, solo una parte relativamente esigua soffre della tanto acclamata “ernia lombare”, la maggior parte dei casi invece si considera invece “lombalgia aspecifica”, le cui cause cioè non sono ben definite. E’ importante considerare che solitamente vi è un’evolutività benigna spontanea in molti mal di schiena, ma occorre essere certi della diagnosi per non sottovalutare la sintomatologia.

Il primo passo dunque è sempre quello di un’accurata diagnosi medica, all’occorrenza con diagnostica per immagini (Rx, RMN,TAC, ecc…), utili soprattutto per escludere  patologie importanti a carico della colonna: tra queste si possono includere ernie discali particolarmente gravi, malattie reumatiche, osteoporosi severa, crolli vertebrali ed altre indicazioni che renderebbero l’approccio manipolativo sconsigliato o particolarmente cauto, qualora fosse possibile effettuarlo.

Una volta effettuata la diagnosi medica è possibile affrontare tramite l’osteopatia il mal di schiena cercando di intercettare tutte quelle cause funzionali, che spesso non sono individuabili tramite la medicina allopatica tradizionale in quanto non è possibile evidenziarle con una diagnostica per immagini o con esame medico classico. Spesso infatti sono delle condizioni funzionali che non lasciano dei segni così chiari ma che possono influire ugualmente nella schiena in modo insidioso. Ad esempio nel colpo di frusta si prende spesso in carico la colonna cervicale, ma si dimentica di trattare la colonna lombare che può riportare ugualmente disfunzioni e dolore. Traumatismi sul bacino o sul coccige, causati ad esempio da una caduta sull’osso sacro possono manifestare ad esempio dei classici dolori sciatalgici molto irregolari (spesso con cosiddetta sciatica alterna destra e sinistra) anche a distanza di anni dall’episodio traumatico.

Anche i dolori riflessi rappresentano una parte importante di quelle lombalgie aspecifiche delle quali non si riesce ad individuare la causa: così come notoriamente un dolore cardiaco può proiettare il dolore alla spalla e al braccio sinistro così durante il ciclo mestruale spesso le donne riferiscono dolore in area lombo pelvica, oppure con un attacco di colite possiamo avvisare un dolore alla sacroiliaca e all’anca. Anche una cicatrice nell’area addomino-pelvica può alterare la stabilità del bacino (la muscolatura addominale è direttamente implicato nella dinamica di stabilizzazione di quest’area) o creare aderenze tra i piani di scivolamento dei tessuti.

A volte mi è capitato di trovare addirittura delle cicatrici post-intervento di ernia lombare essere a loro volta responsabili del mantenimento di una parte del dolore residuo. Ancora, una differenza anatomica o funzionale nella lunghezza di una gamba (eterometria vera o falsa dell’arto inferiore) potrà simulare un atteggiamento di asimmetria della schiena, ovvero un atteggiamento scoliotico ed essere la concausa di un dolore lombare.

Approfittiamo dell’occasione per sottolineare che l’atteggiamento scoliotico (difetto posturale) e la scoliosi (una malattia della colonna vertebrale) sono estremamente differenti, richiedono un’accurata diagnosi differenziale medica e un approccio riabilitativo differente.

In generale molte delle condizioni funzionali descritte possono essere trattate con efficacia tramite terapia manuale osteopatica, e quando si rivelasse utile, anche con esercizi, correzione posturale, ginnastica specifica. A volte infine si rende necessario intervenire in equipe per affrontare tali problematiche, per introdurre magari attività in piscina, o proporre al paziente altri approcci come l’agopuntura (di pertinenza medica), le tecniche di rilassamento o ciò che può essere maggiormente d’aiuto al paziente.

www.emilianozanier.com

Alla prossima rubrica,

DD

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