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Lifestyle
10 Settembre 2014
Basil Green Pencil, un mondo bellissimo
Due giovani designer determinati, creativi e appassionati. Maykol e Chiara su Basil Green Pencil hanno riversato tutto ciò, dando vita ad un ricco mondo bellissimo. Qui trovano terreno fertile notizie dal mondo del design d'interni, consigli fai da te e consulenze d'arredamento che, come la foglia di basilico, insaporiscono il nostro abitare e decorare.

 
Ci raccontate la storia del nome del vostro blog?

Il nostro nome Basil Green Pencil è relativo al concept del nostro blog. Cercavamo qualcosa che potesse rappresentare al meglio quel “di più”, quel tratto o simbolo che definisce un lavoro ben fatto e che mantenesse un forte legame con l’Italia. Allora, quasi per caso un giorno al ristorante, vedendo uno chef porre a chiusura di uno splendido piatto una bellissima fogliolina di basilico ci è venuto in mente Basil Green Pencil, ovvero La Matita Verde Basilico. Da qui nasce anche la nostra frase simbolo ripresa più volte nel blog: Il design non è altro che la fogliolina di basilico che corona il vostro piatto di pasta; dona quel gusto che fa la differenza. Abbiamo trasformato e avvicinato questa idea di tocco perfetto rappresentata dalla fogliolina di basilico al concetto di design inserendo nel nome la matita, altro grande strumento di creatività ed ingegno.


E la vostra?

Ci incontriamo alla facoltà di Design d’Interni del Politecnico di Milano nel 2010, dopo la laurea Maykol resta a Milano e Chiara si trasferisce a Londra. Rimaniamo in contatto e dopo le prime esperienze lavorative ci trovavamo entrambi in uno stato di insoddisfazione professionale; non riuscivamo ad introdurci nel mondo del design che volevamo. È per questo che abbiamo deciso di crearne uno nostro: una finestra creativa che portasse aria nuova, non solo a noi. Lavoriamo tutt'ora entrambi a tempo pieno per studi di progettazione in interni e grafica, ma allo stesso tempo portiamo avanti questo progetto personale con passione e dedizione, con i nostri articoli vogliamo rendere il design accessibile a tutti, e rompere il suo tipico tratto di esclusività.


Siete da poco diventati uno dei blog di Grazia, un bel traguardo: ma da dove siete partiti e qual è stata l'idea vincente?

Come accennato in precedenza, prima di iniziare questa “avventura” eravamo molto insoddisfatti e credo che questo sentimento ci abbia dato la giusta forza, la spinta per cominciare, e la consapevolezza della necessità di ottenere un risultato vincente già in partenza senza perdere tempo in prove o brutte copie! Quale sia stata l’idea giusta è difficile dirlo, credo che uno dei punti fondamentali sia stato ascoltare i lettori e le loro esigenze, ma anche farci conoscere in manifestazioni internazionali come il Salone del Mobile. Essere a contatto diretto con il pubblico ci aiuta e ci continua a dare la forza per andare avanti ed evolvere. La nostra collezione di prodotti per la casa BGPdesign è forse l’esempio migliore di come da un semplice blog si possa arrivare a dare un reale servizio basato sulle necessità degli utenti.


Le creazioni BGP sono davvero bellissime: come sono nate e perché avete scelto di utilizzare la tecnica della stampa in 3D?

Per le collezioni ceramiche BGP abbiamo iniziato una collaborazione stabile con Riccardo Bovo, un esperto designer della stampa 3D che Chiara ha conosciuto a Londra durante un master alla London Metropolitan.
Le nostre creazioni vengono disegnate in un ambiente virtuale, e la tecnica della stampa 3D ci permette di tramutare ciò che è virtuale in fisico col minor investimento ed il minor tempo. Inoltre la stampa 3D ci permette di realizzare forme difficilmente realizzabili con le tecniche tradizionali, non richiedendo quindi l'esperienza di ceramisti professionisti. La stampa 3D ci permette di svincolarci dalle realtà industriali, sperimentando le forme e vedendole realizzate senza grossi investimenti. Affrontiamo così il disegno in maniera giocosa senza la responsabilità di una produzione industriale o del coinvolgimento di terzi professionisti per la realizzazione. I disegni che hanno successo vengono poi indirizzati verso produzioni più grandi che sfruttano le tecniche tradizionali dell'industria e dell'artigianato. Prevediamo che in futuro la stampa 3D verrà utilizzata sempre di più, magari non fino a sostituire completamente le tecniche di produzione esistenti (di industrie della ceramica o botteghe artigiane), ma convivendo con queste come elemento necessario dello scenario manifatturiero.

www.basilgreenpencil.com 

...e nel caso vi avessero ispirato vi consigliamo di seguire Maykol e Chiara qui e in tutti i loro social. Grazie ragazzi e in bocca al lupo per il futuro!

DD
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