Edward Hopper è uno dei più famosi pittori del '900 in mostra al Vittoriano di Roma fino a qualche giorno fa, mi ha permesso di immergermi ad osservare in una mini vacanza, le sue opere.
Un artista, ormai noto anche ai non esperti d'arte. Chi non conoscere le sue opere "buie" come Nightawks? illuminato però da luci al neon, dove figure di donne e uomini avventori di un bar sembrano in attesa di qualcuno di speciale. Un quadro che ha dato spunto per campagne di stampa di ogni tipologia di prodotto, dal caffè alle borse griffate .
Non in queste sessanta opere però, dove la luce domina ovunque. Dai ritratti di donne in interni e in stanze vuote, in situazioni molto intime o sul ciglio di una porta, sensuali seppur distaccate fino alle case inondate di sole simili a cattedrali nel desert, per il nulla che le circonda.
Sembra sempre di stare in un set cinematografico nei suoi quadri, dove i personaggi sembrano inconsapevoli attori.
Molti famosi registi infatti si sono ispirati alle sue opere,alle distese polverose alle strade poco trafficate e incandescenti per via del sole dell'est. La luce che si riflette sui muri delle case.
Queste 60 opere realizzate dal 1902 al 1960 hanno permesso all'occhio del visitatore. Scoprire quanto Hopper, oltre a grandi opere come Soir Bleu,ricca di personaggi curiosi e intensi, anche con un carboncino o una puntasecca e non solo olio o acquarello riuscisse a creare un opera in movimento densa di significati.
Grazie Lorenza per questo tuffo nell'arte di Edward Hopper.
DD