Maura, la nostra contributor globetrotter, ha visitato più di mezzo mondo. Oggi ci racconta il suo amato Perù, leggiamo insieme questa meravigliosa nuova rubrica DDmag.
Mi sono innamorata del Perù prima di partire, grazie alla ad un’amica peruviana di nome Jossie. Durante il mio periodo come espatriata a Barcellona, ho provato le tante succulente ricette della sua terra, per poi scoprire, con il tempo, che quella gastronomia annovera primati a livello mondiale per la sua alta qualità ed assortimento.
Dai tanti prodotti della terra peruviana nascono quelle prelibatezze, perché la biodiversità è la parola che più descrive questo paese. Non esiste un posto al mondo che, come il Perù, sia in grado di custodire in sé tanti diversi microclimi: aridi deserti, foreste amazzoniche, verdi vallate, immensi laghi, sorprendenti catene montuose ed una costa ricca di fauna. Il Perù è la casa, di 3000 varietà di patate, 300 di mais, delle specie animali più diverse, della neve, del sole, delle leggende più misteriose e di una storia incredibile.
Mossa dalla curiosità di scoprire tutte queste bellezze tanto decantate, ho perciò deciso, 15 anni fa, di imbarcarmi alla conquista pacifica delle terre degli Incas. Ricordo ancora, come se fosse ieri, la meraviglia e lo stupore provati nel luogo più impenetrabile e sbalorditivo del Perù, il Machu Picchu, ubicato a 2.430 metri di quota, nel mezzo di una foresta montana tropicale, in un paesaggio di bellezza disarmante ed avvolto da quell’atmosfera misteriosa che lo rende assolutamente unico.
Ma il Perù per me non è stato solo Machu Picchu, è stato anche il poter assaporare uno dei tramonti più belli della mia vita, immersa nella calma profonda e spirituale dell’isola del Sol, nel mezzo del lago Titicaca, quasi un mare a 3.600 metri di altezza. All’isola ci si arriva con una canoa di canna, tipico mezzo di trasporto ed una volta raggiunta con fatica la cima, si può godere di un panorama mozzafiato, un paesaggio dominato da terrazzamenti su più livelli, insediamenti Uros (popolazione autoctona) e all’orizzonte la maestosità della cordigliera andina.
Ho apprezzato l’immensità della natura sul Canyon del Colca, una bellissima escursione con partenza da Arequipa. E’ uno dei luoghi più profondi del pianeta, ho attraversato uno splendido paesaggio dell’altopiano andino, con vista sulla valle dei vulcani e sulla cordigliera. Il panorama era di eccezionale bellezza. Oltre ad aver ammirato nel tragitto vigogne, alpaca, colibrì giganti, aquile ed oche selvatiche, giunta al Mirador de la Cruz ho avuto il privilegio di osservare, proprio davanti a me, i maestosi condor andini. Planavano, fluttuavano e volteggiavano a pochi metri di distanza, con la loro apertura alare di ben 3 metri, quasi sospesi dalle correnti d’aria ascendente del Canyon.
E cos’altro menzionare? L’emozionante percorso alla scoperta del più grande impero precolombiano del continente americano, l’impero Inca partendo da Cuzco: la Valle Sacra lungo il fiume Urubamba, che si svela raccontando della sua storia e della sua conquista per mano spagnola e la splendida Ollantaytambo, ultima roccaforte dell’impero, con le mura della città costruita da enormi massi levigati e perfettamente combacianti.
Insomma, il Perù è il posto giusto per vivere appieno natura, cultura e magia, e le esperienze che si possono fare sono innumerevoli. A chi vuole provare ancor di più l’immersione nella natura consiglio di avvicinarsi alla biodiversità della foresta pluviale peruviana, in comodi e confortevoli lodge nella selva o se, invece, la risoluzione di enigmi vi attanaglia, di sorvolare con un veivolo le affascinanti linee di Nasca, ancora avvolte da tanto mistero. Ma comunque sarà l’acre, ma dolce sapore del Pisco, bevanda di mais locale, abbinato al sublime ceviche (pesce crudo marinato) insieme alle melodie dei flauto di Pan, che accompagneranno, come hanno fatto con me, le vostre meravigliose scoperte.
Maura Vedù
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