La nostra contributor Nur ci porta nella sua città natale, Istanbul, per presentarci un'artista sorprendente e per raccontarci di un evento importantissimo per l'arte turca: il Contemporary Istanbul Art Show.
Quando ho conosciuto per la prima volta Dilara Akay nel 1994, lei era la stilista di Dice Kayek, considerato uno dei piu famosi brand di Parigi. Dopo qualche anno, Dilara ha lasciato Dice Kayek e si è dedicata a progetti di design e moda, tra cui la creazione del brand David People.
Dopo aver vissuto e lavorato tanti anni a New York e Shanghai, Dilara ora vive a İstanbul. Ci siamo trovate per caso a Bruxelles e mi ha raccontato di essere entrata nel mondo della scultura dopo tanti anni di fashion business.”Istanbul è fortunata ad averti un'altra volta lì” le ho detto, e lo penso davvero perché il suo cervello è così creativo e intelligente! Ora godiamoci queste sculture attraenti e questa bella intervista!
Dilari, ci vorresti parlare delle tue opere? Perché le chiami ARK?
La realizzazione delle mie opere è un indagine dei meccanismi statici e dinamici della scultura. Possono essere installazioni, arte pubblica, happenings e/o sculture sociali. Ad ognuno do il nome generico “ARK” e un numero.
Potresti parlare della tua piattaforma HAYAKA ARTI? Come gestisci il doppio ruolo di artista e direttore della piattaforma?
La piattaforma che ho realizzato potrebbe essere considerata una scultura sociale. Cerco nuove forme e nuovi formatti per veicolare le questioni sociali e ambientali nell’arte. Credo che l’arte sia un ottimo strumento di attivismo sociale.
Raccontaci del tuo studio.
Uso il mio studio (e lo concedo in uso) come uno spazio per l’arte sperimentale, come per gli eventi e i progetti della piattaforma HAYAKA ARTI. Per esempio, ho ospitato le mostre reali/fisiche del mio progetto di galleria web: www.interfacegallery.com e, tra gli altri eventi, dal 2008 al 2014 ho organizzato vari laboratori coinvolgendo i bambini della zona.
Lavorare con i bambini è un’idea geniale. Come ti è venuta in mente?
Si tratta di un altro progetto artistico che ho organizzato nel mio studio. Per molti anni dei volontari tra i miei amici artisti hanno realizzato dei laboratori settimanali per lavorare con i bambini della città. Il nostro obiettivo principale è stato quello di fare conoscere l’espressione libera tramite il linguaggio dell’arte ai bambini svantaggiati.
Quali sono i pro e i contro di vivere e lavorare come artista a Istanbul?
Istanbul è estremamente ricca dal punto di vista storico e geografico. Al contempo, ci sono molti spiacevoli aspetti sociali. Da una parte, queste condizioni stimolano la mente creativa ma dall’altra parte, non esiste alcuna politica nazionale per le attività artistiche e noi artisti siamo soli nell’affrontare il nostro futuro senza certezze e senza sostegno economico.
Con tutte le tensioni geopolitiche del momento, com’è il mercato dell’arte in Turchia? Come vedi la situazione delle arti nel mondo? Quali sono le tendenze?
Purtroppo, oggi il mercato dell’arte si trova con poche possibilità. Credo questo vale per tutto il mondo. Con la guerra alle nostre porte, il mio unico obiettivo è invitare, attraverso la mia arte, le persone a pensare in modo critico. Le attuali condizioni richiedono la nostra fantasia e stiamo cercando nuove forme artistiche e nuovi formati per assumere più responsabilità nella realizzazione del nostro futuro. Per esempio, il 21 dicembre 2014, organizzerò un happening importante a Istanbul per celebrare Il Third Paradise/Rebirth Day di Michelangelo Pistoletto e questo mi permetterà di fare parte di un’opera mondiale e di festeggiare al giornata mondiale di cambiamento insieme a molti altri.
www.dilaraakay.com
www.hayakaarti.com