Il blog Giardinaggio Irregolare è un giardino segreto: lo puoi scoprire solo se lo stai cercando davvero con tutte le tue forze, oppure se qualcuno te lo svela. Una cosa è certa, dopo averlo trovato, non vorresti più tornare al mondo di prima. La scrittrice Lidia Zitara, sua custode e nostra ospite di oggi, lo descrive così: "questo blog è nato sotto la spinta del desiderio di ribellione al comune sentire in materia di giardini e giardinaggio." Buona lettura a tutti.
Sei una voce autorevole del giardinaggio italiano, blogger di Giardinaggio Irregolare, giornalista e scrittrice: quale di questi ruoli ti si addice di più?
Di volta in volta quello che rivesto. Affrontare la cultura del giardino da un solo punto di vista è riduttivo. Non ho simpatia per chi osserva le cose sempre con gli stessi occhiali. Una “pinza” che uso spesso è quella della fotografia e dell’illustrazione, che rivela la parte più creativa di me.
Il giardinaggio per te è irregolare: ci spieghi perché?
La rete è stracolma di blog del tutto conformi a ciò che l’utente medio chiede: foto patinate, indicazioni colturali, storie di piante, ricette con in fiori, orti in scatola e sul terrazzo. Grazie, non fa per me. Il giardino è sempre stato per me un argomento culturale, prima che tecnico (siam tutti buoni a piantare un paio di tulipani). Io osservo dietro la cortina del conformismo e informo su ciò che vedo.
Ci racconti in poche righe il tuo ultimo libro "La piccola Estate"?
Anche se raccontassi la trama del libro, da cima a fondo, non cambierebbe nulla nella lettura. È un volume che definisco “leggero da appesantire a discrezione del lettore”. È il lettore stesso che decostruisce ciò che ho scritto, e lo ricostruisce secondo i propri ricordi.
Quanto fa bene all'anima e al corpo trascorrere del tempo in giardino?
Fa tanto bene, che l’essere umano, ormai votato all’autodistruzione, l’ha dimenticato.
E tu quanto tempo passi nel tuo giardino?
Moltissimo, anche perché lo sto completamente riadattando per ospitare i miei quattro cani trovatelli. Cani e giardini non vanno d’accordo, ma sto scavando sul fondo del cilindro per tirar fuori un coniglio.
Dillo con i fiori: cosa ne pensi della florigrafia?
A costo di apparire rude, direi che è una vera sciocchezza. Appioppare un significato a un fiore significa allontanarlo immensamente dalla sua vera essenza. Non per niente la florigrafia ebbe gran risalto nell’Ottocento, un periodo manierato e cicisbeo, in cui i corteggiatori inviavano complesse sciarade alle loro predilette (ho scritto anche un lungo articolo a riguardo).
Un consiglio green d'autunno a tutti i nostri lettori, sia quelli con un giardino che quelli con un terrazzo.
Osservate i giardini degli altri, i parchi e ogni volta che potete, la natura che vi circonda. Fate attenzione ai dettagli, alle piccole cose che possono stupirvi. L’autunno è un momento di transizione assai interessante, non limitiamoci al nostro giardino, ma lasciamoci riempire di suggestioni da ogni parte possibile.
Cogliamo al volo l'invito di Lidia (e ve lo rilanciamo) perché lasciarci stupire dalle piccole cose belle intorno a noi genera sempre altra e nuova bellezza. Grazie Lidia, a presto!
DD