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Lifestyle
23 Aprile 2013
Gli appunti di Silvia
Leggere il suo blog è un po' come trovare un baule di inaspettati e bellissimi tesori: fotografie, appunti di stile, consigli di gusto, righe scritte in modo appassionato... Tutto questo è S'Notes, gli appunti che Silvia dedica a Milano. In questa intervista a DDmag ci racconta di tutto e di più. Da leggere e rileggere!

Ciao Silvia, ci racconti un po' di te?

Volentieri! Ho 35 anni e sono nata e cresciuta in Puglia, in un piccolo paese in provincia di Brindisi: San Vito dei Normanni. Mi sono trasferita a Milano per studiare ingegneria al Politecnico e nonostante alcuni anni di studio e lavoro a Londra e in Olanda, è a Milano, la mia città adottiva, che sono sempre tornata! Fra un impegno lavorativo e un altro, mi piace passeggiare o andare in bici per le vie di Milano alla scoperta di posti belli e nuovi per fotografarli e poi raccontarli con parole e immagini nel blog S’Notes (che ho aperto a Febbraio 2011). Ad Aprile di quest’anno ho deciso di creare un’app Enjoy My Milan: una piccola guida personale in cui ho collezionato i miei posti milanesi del cuore in fatto di aperitivi, brunch, bakery, cultura, shopping, giardini. Una piccola bussola tascabile per trovare il meglio di Milano!


Il tuo blog ci è piaciuto fin da subito, sia per lo stile che per le foto, sono tue?

Si le foto che pubblico sul blog sono frutto delle mie lunghe passeggiate in giro per Milano. Porto sempre nella borsa la reflex per cogliere l’attimo, uno scorcio o un posto che mi colpisce! A fine giornata la mia schiena risente del peso della compagna ingombrante in borsa, ma rivedere le foto e pubblicarle sul blog è per me il miglior antinfiammatorio.


Hai scovato da sola tutti gli indirizzi oppure hai delle "spie" in città?

Gli indirizzi di cui parlo sul blog sono frutto delle mie letture sul web o sui giornali. Sono curiosissima!! Ma non nascondo che ho anche delle spie: i miei followers sono bravissimi e molto attenti a segnalarmi, spontaneamente, ciò che loro stessi scoprono a Milano! Ormai conoscono i miei gusti e sanno indirizzarmi alla perfezione!


Per chi viene a Milano per la prima volta, qual è la prima cosa da vedere, la prima cosa da fare e il primo piatto da assaggiare?

Ci ho riflettuto a fondo su questa domanda per non far sembrare banale la risposta. Ma non c'è scampo: non si può dire di essere stati a Milano senza aver visto il Duomo, essersi persi fra le meravigliose stradine di Brera ed aver mangiato uno dei piatti classici della città: il risotto alla milanese (da provare nel ristorante La Maniera di Carlo o, per chi se lo può permettere, nella Veranda dell’Hotel Four Seasons).


E l'angolo più nascosto ma da scoprire per chi Milano la frequenta da sempre ma sempre di fretta?

Ormai Milano non ha più segreti per chi questa città la ama davvero! Però devo ammettere che solo da qualche anno ho scoperto due posti che mi hanno colpito e che non avevo mai notato prima. Uno di questi posti è la facciata della bellissima Casa Galimberti, in via Malpighi 3, in stile liberty e decorata con donne che reggono cesti di frutta. Davvero scenografica!
L’altro angolo segreto e, purtroppo, quasi dimenticato, si trova in via San Gregorio 5: il muro di mattoni rossi esterno alla chiesa Ortodossa è ciò che rimane del vecchio e famosissimo ospedale dei lebbrosi che è stato descritto da Alessandro Manzoni ne I Promessi Sposi. Non sarà particolarmente bello, ma decisamente affascinante e suggestivo. Proprio come lo è la stessa Milano!

DD
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