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23 Ottobre 2012
Marco Bicego e Soprana riscoprono il bulino.
Bulino, un nome sconosciuto ai più, una tecnica artistica di precisione che trova nei gioielli pane per i suoi denti. Domenica, nello scenario di Soprana Gioielli, una delle botteghe storiche più scenografiche di Vicenza inserita nella rinata Basilica Palladiana, si è realizzata una vera e propria performance, grazie alla volontà del gioielliere Marco Bicego e del suo staff di mastri artigiani. Il maestro orafo Chicco, figura capillare in azienda, tra i pochissimi competenti in questa antichissima tecnica che si concretizza attraverso incisioni, con uno strumento simile ad un punteruolo a mano ha deliziato gli spettatori. Pazienza e precisione millimetrica per realizzare incisioni artistiche che rendono unico ogni gioiello, come se fosse una lastra calcografica da impreziosire. Questo antico strumento viene affilato con la classica mola del fabbro, ed ha una storia antichissima. Ha visto le prime manifestazioni artistiche nei primi anni del 400’ nelle botteghe degli orafi fiamminghi, per poi perfezionarsi anche grazie alla mano del Mantegna, mentre nel 700’ si lanciò la moda delle stampine galanti e del virtuosismo. Da ormai due secoli è arte di rari cultori, e Marco Bicego gioielli vuole mantenerla viva, per chi sa apprezzare il buon gusto e le scelte non solo espressione di raffinatezza, ma anche di valorizzazione del passato.
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