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Design
08 Giugno 2015
Lorenza incontra Enrico Baleri per DDmag
La nostra contributor Lorenza ci ha fatto un grandissimo regalo: ha incontrato e intervistato per noi Enrico Baleri, un maestro del design contemporaneo che non ha bisogno di introduzioni ed aggettivi.

Mi trovo ora in un'aula dell'Università Cattolica di Milano dove assisto ad un lezione ad un master tenuta da Enrico Baleri alla ricerca di doveri e di valori. La lavagna luminosa cita questi argomenti... Andiamo ad incominciare....

Autenticità – Ironia – Coerenza – Discrezione – Leggerezza – Evoluzione- Ecologia- Internazionalità - Non obsolescenza.

Partiamo da un viaggio all'insegna dell'architettura e del design. 5 tappe per i cinque continenti: cosa dobbiamo assolutamente vedere...

Le meraviglie dell'Architettura sono pubblicate ovunque, non ci si sbaglia… Io di solito guardo, guardo, guardo con gli occhi, ma anche con la sensibilità che mi scopro dentro, frutto di esperienze e sedimenti culturali che ho acquisito. Scopro sempre qualcosa che mi affeziona e mi appassiona aldilà delle guide.


Milano nel 2015 è il centro del mondo: cosa vedere nella città oltre EXPO?

Anche le guide della città risolvono il problema per il loro specifico settore di interesse. L'importante è guardare in modo non convenzionale cercando di seguire ciò che sta dentro e sotto ciò che vediamo, lasciandoci cullare dall'emozione. La macchina fotografica è da bandire perché riduce di molto la visione e azzera l'immediatezza dello sguardo.


Di EXPO ....cosa ti ha colpito?

EXPO per quello che sento e vedo in differita, attraverso i giornali, la TV e il web, è una grande fiera di vanità. Tutto realizzato soprattutto per un pubblico di massa, affascinato dalla quantità piuttosto che dalla qualità che spesso non è in grado di riconoscere. In più qui si mangia, si mangia, si beve, si beve…


Raccontaci la tua storia dalle radici alla tua esperienza di lavoro a stretto contatto con le nuove generazioni.

Mi dai un libro da scrivere?. Sono maturo e ho tante esperienze che racconto in Facebook e sono interminabili e spero di raccoglierle in un testo. Mi sono fatto da solo: ho rubato ai miei maestri, Gavina, Scarpa, Castiglioni, Belotti, architetto quest'ultimo poco conosciuto, ma certamente un mio vero maestro. Ho rubato, rubato e poi ho dato, ho cercato di dare ai miei allievi in modo coerente e conseguente…

Quale è stata o chi è stata la più grande fonte di ispirazione della tua vita?

Certamente mio padre che è stato il primo ad avviarmi al progetto moltiplicato e mia madre che si è sempre rigorosamente occupata della gestione, delle cose di famiglia e dei successi di mio padre.

Nella gallery:

- Immagine 1:
Odessa (Spaghetti Chair), Pluri, 1969; Alias, 1979. Giandomenico Belotti con Enrico Baleri.

- Immagine 2:
Mimì, 1991, Baleri Italia, Enrico Baleri.

- Immagine 3:
Tato collection, 1995-2001, Baleri Italia, Enrico Baleri e Denis Santachiara.

- Immagine 4:
Richard III, 1985, Baleri Italia, Philippe Starck.

- Immagine 5:
Elia (prototipo), 1997, Baleri Italia, Enrico Baleri.


© 2015, Enrico Baleri

Vogliamo ringraziare Lorenza per aver fatto conoscere "da vicino" il suo amico Enrico Baleri a tutti i lettori di DDmag.

DD
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