C’è una bella novità in città: è un negozio in un angolo di Vicenza davanti al quale di solito si passa un po’ di fretta, ma siamo sicure che dopo avervi fatto conoscere la sua proprietaria vi fermerete a scoprire tutte le storie qui racchiuse e dimenticherete il concetto di "tempo".
Apriamo la porta di Naïveté e ad accoglierci c’è Gaia Sartore che si presenta così:
Ho una formazione da restauratrice, ma non ho trovato lavoro nel campo. In seguito ad esperienze lavorative non appaganti, ho deciso di dare sfogo alla mia creatività ed al mio amore per le cose fatte a mano aprendo un negozio in cui vendo abbigliamento da donna sartoriale ed accessori artigianali. Seleziono personalmente gli accessori (borse, orecchini, collane, spille, berretti, sciarpe..) da artisti, designer, artigiani sempre diversi, ricercando l'idea originale ma anche la qualità dell'esecuzione. Prediligo i materiali "poveri" quali carta, legno, ceramica, cartapesta, cuoio, lana, vetro soffiato, materiali di riciclo, pietre. I capi d'abbigliamento provengono in parte da collezioni sartoriali di giovani stiliste ed in parte da un mio progetto creativo (su ispirazione degli anni 50-60) realizzato sotto forma di cartamodello, tela prova e confezione finale da una bravissima modellista con cui collaboro. I tessuti sono tutti di ottima qualità e prevalentemente di origine naturale come cotone, lana e seta, acquistati al dettaglio. L'abbigliamento, soprattutto quello firmato Naiveté, può essere soggetto a modifiche su richiesta, inoltre è possibile realizzare taglie mancanti o lo stesso modello con altri tessuti. Ogni capo d'abbigliamento è quindi unico, sartoriale e personalizzabile. Lo stile del negozio, come accennato dal nome, è romantico, delicato, colorato, femminile, bon ton, dall'ispirazione retrò, ricercato e mai banale. Seguono la filosofia dell'handmade anche le insegne in legno dipinte a mano, i lampadari ed i mobili provenienti da mercatini su cui ho operato un restyle-restauro, le borsette e le confezioni per gli acquisti decorate e timbrate a mano, ecc.. Ogni oggetto nel negozio ha un'anima, una storia e non è lì per caso.
Cosa ti piace ed ispira di più degli anni 50? Che abito famoso rappresenta al meglio l’essenza di questo stile?
Le tonalità pastello che mettono allegria, le forme rotondeggianti di oggetti, arredamento, elettrodomestici, automobili, che sembrano quasi uscite dai disegni dei bambini, ma soprattutto la capacità dei vestiti di risaltare la femminilità delle donne, che non risultavano mai volgari e sempre fresche come dei fiori. L’abito che preferisco e che rappresenta al meglio l’essenza di questo stile è quello di Givenchy indossato dalla frizzante Audrey Hepburn per Vogue nel 1955 (II) – foto del fotografo Norman Parkinson. Abito e modella sono la bellezza e la classe in persona.
Un nuovo pezzo da vendere nel tuo negozio ti convince a prima vista per:
Originalità, precisione nell’esecuzione, qualità dei materiali, bellezza estetica, gusto romantico.
Una nuova cliente torna nel tuo negozio perché:
Deve fare un regalo originale ad una persona speciale e non vuole essere scontata e banale. Vuole indossare un capo unico, originale, realizzato con precisione sartoriale e tessuti di qualità. Ha visto in negozio un modello di vestito/cappotto che le piace, ma vuole farlo realizzare in un tessuto del suo colore preferito.
Quando a fare shopping sei tu, dove ami andare in Veneto?
Evito i centri commerciali e le grandi catene di abbigliamento. Adoro i mercatini di ogni tipo. Dall’handmade al vintage. Mi piace acquistare quello che è fatto con le mani e il cuore di artigiani-designer ma ho anche una passione per ciò che possiede una storia misteriosa e lontana, il vintage appunto. Frugo spesso negli armadi di mamma e nonna alla ricerca di nuovi tesori. Mi piace pensare che quello che indosso abbia una vera e propria personalità e non un semplice ”marchio”.
Vivere con questo stile la moda vi sembra una favola? Allora non vi resta che viverla per davvero, andando a trovare Gaia e i suoi tesori che potete vedere in anteprima nella nostra gallery.
DD