Ciao Monica, abbiamo letto che la tua passione per la cucina è nata quando avevi otto anni: cosa ti piaceva mangiare e soprattutto cucinare?
Mi piacevano i pranzi della domenica. Le lasagne di mia madre erano una favola... E poi il pollo di nostra produzione con le patate e il cabaret pasticcini che mio padre portava a casa dopo la messa: una consuetudine rituale che mi ha coccolato per tutta l'infanzia. Per quanto mi riguarda, mi è sempre piaciuto preparare torte soffici e crostate, ma il mio pezzo forte era la torta marmorizzata per la merenda.
E ora che sei diventata grande?
E ora ho una passione per le colazioni! Non ho mai negato la mia passione per la parte più dolce della cucina, ma adoro cucinare le verdure in tutte le stagioni e modi, basta che siano sempre di stagione.
Oggi è più facile per i bambini e per gli adulti appassionarsi di cucina, in particolare grazie ai programmi TV e ai food blog: cosa ti colpisce di questa tendenza sempre in crescita? E come è cambiato il modo di comunicare il cibo?
Mi fa piacere che ci sia più consapevolezza in merito al cibo e alla tradizione culinaria italiana. Mi colpisce la competenza delle food blogger, brave e preparate. Penso che i media abbiano influito molto nella comunicazione e nella ricerca della qualità e non della quantità del cibo.
La qualità che preferisci in uno chef, in un ingrediente e in un nuovo ristorante che conosci per la prima volta:
La qualità che preferisco in uno chef è la genialità nella semplicità. Nell'ingrediente la freschezza: per parafrasare Slow Food, il cibo deve essere “buono, pulito e giusto”. Per quanto riguarda un ristorante, deve essere in grado di stupirmi il palato e non annoiarmi.
EXPO 2015: l'hai già visitato? Cosa ti ha colpito di più e cosa hai scoperto che proprio non conoscevi?
Sinceramente non ci sono ancora andata, conto di farlo dopo la stagione estiva. Finirò di lavorare a settembre... e ne approfitterò!
Noi continueremo a seguire il profumo delle tue crostate e dei tuoi splendidi piatti. Grazie Monica, a presto!
DD