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Food
25 Marzo 2015
Elisa & il fior di cappero
Carissimi, oggi vi presentiamo Elisa Di Rienzo: la nostra nuova contributor che ci parlerà di food, di viaggi, ma anche di fotografia e lifestyle. Per ora, gustatevi la nostra intervista.


Food, photo, travel, lifestyle: come sei riuscita a convogliare tutta la tua energia in un solo blog? 

In realtà è stato del tutto naturale... perché sono tutti aspetti che mi rappresentano, che fanno parte di me.
Il blog “il fior di cappero” è nato un paio di anni fa, per istinto, avevo voglia di fare un po’ di ordine nei miei appunti di cucina. Doveva essere un semplice quaderno 2.0. 

La passione per la cucina e per la fotografia sono sempre state molto forti in me, ma prima del blog non si erano mai incrociate.
La mia, fino ad un anno fa, era più fotografia di paesaggio, reportage di viaggi e di dettagli che mi colpivano. 

Ma da amante di tutto ciò che è “bello” e consapevole che prima di tutto si mangia con gli occhi, ho voluto subito saperne di più di food-photography.
Ho acquisito quelle informazioni che mi mancavano, ho fatto tesoro di preziosi consigli e ho iniziato a divertirmi anche nel fotografare il cibo. 

Mi piace scoprire e provare ricette nuove, sperimentare gusti e cucine diverse, piatti della tradizione del nostro Paese ma anche di tutto il mondo.
Non torno mai a casa da un viaggio senza un libro di ricette locali: è il mio souvenir preferito!! 

Le contaminazioni tra cibo, design, fotografia, viaggi le trovo molto positive e stimolanti, quindi è stato del tutto naturale che il mio blog si trasformasse da “semplice” raccolta di ricette in qualcosa di più articolato e che mi rappresentasse a 360°. 


Sei un architetto ma ci riveli che il tuo tavolo da disegno preferito sono da sempre i fornelli. Come riesci a far quadrare questi due mondi apparentemente distanti l’uno dall’altro? 

I connubi tra le arti regalano sensazioni molto forti, pensiamo alla musica con la danza, ad esempio, o cucina e fotografia.
“Cibo e Architettura” è una combinazione sicuramente più insolita, in un primo momento, ma in realtà sono discipline molto vicine. 

A me influenza soprattutto nell’attenzione che pongo (o che cerco di porre!) all’impiattamento: il piatto diventa subito una piccola opera d’arte e noi dei designer! Sono assolutamente convinta che l’occhio vuole la sua parte, ci vuole attenzione alla presentazione del piatto che, se bello, per chissà quale magia, diventa anche più buono e si fa mangiare ancor più volentieri. 

Il mio essere architetto lo ritrovo anche nell’allestimento della tavola: organizzare lo spazio, la scelta della mise en place, i colori... tutto deve dialogare in grande armonia. 


Mete gourmand: quali sono le tue destinazioni preferite quando hai un weekend tutto per te? E per un viaggio più esotico e lontano? 

Anche la più breve gita si trasforma sempre in un’esperienza gourmand, per me!
La nostra Italia è una fonte inesauribile di sapori e stimoli. Ovunque si vada c’è un prodotto da scoprire, un locale dove assaporare qualche piatto preparato con passione, realtà produttive che sono delle eccellenze da non farsi sfuggire.
Come sono, per me, tutte da scoprire le cucine del mondo.
Un Paese, una cultura, un popolo si conoscono anche attraverso il loro il cibo, i loro sapori, i loro profumi e, quindi, trovo importante, in ogni mio viaggio, assaggiare sempre quelli che sono i piatti tipici, ma anche di cercare di mangiare seguendo le loro abitudini, i loro rituali.
Sono rimasta folgorata dalla cucina thailandese, dal loro street food ai piatti dei grandi ristoranti. 


La tua nuova rubrica Etiquette ci incuriosisce: come mai hai sentito il bisogno di dedicarti anche a questo aspetto dello stare a tavola? 

In realtà per me non è proprio una novità. Anni fa con una mia amica ho tenuti parecchi cicli di incontri sull’arte del ricevere, sul “galateo” sociale e business, riscontrando parecchia curiosità e partecipazione da parte di tutti, dal giovane incuriosito all’imprenditore che si doveva districare nelle situazioni più formali. 

Oggi sta tornando sempre più il piacere di ricevere in casa e, quindi, ho pensato che sia arrivato il momento di cercare di ritrovare il gusto dello stare insieme facendo attenzione a tutti i piccoli dettagli, alla buona organizzazione, alla bella tavola, al buon cibo. Tutte quelle accortezze che dobbiamo aver il piacere di riservare al nostro ospite. Nel blog è una rubrica nuovissima: vorrei occuparmi soprattutto di tutti quei dettagli, quei suggerimenti che la “brava” padrona di casa deve conoscere per poter invitare sempre con stile e preparate il tutto con grande cura e attenzione, dal pranzo formale, all’aperitivo con gli amici, dal tè delle cinque al brunch della domenica. 


Tra poco diventerai una contributor DDmag: ti va di presentarti in anteprima ai nostri lettori? 

Mi piace sorridere, sono un’ottimista, determinata.
Amo: il sole e il mare, la risata di mia figlia, progettare un viaggio, tenere per mano chi amo, sentire i nuovi profumi ogni volta che scendo da una aereo, le spezie, finire di leggere un libro pensando già a quale leggerò dopo, i preparativi di una festa, il vino rosso, la puntualità e i pistacchi.

Grazie Elisa e benvenuta! 

DD

www.ilfiordicappero.ifood.it

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