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Lifestyle
01 Ottobre 2014
La bella vite: camere con vigna
L'autunno è la stagione più dolce che ci sia: i tessuti si fanno caldi e soffici, la luce soffusa rallenta il ritmo della vita, la frutta ha un sapore inconfondibile... Queste suggestioni ci invitano ad una riscoperta di luoghi e piaceri non banali, proprio come il raffinato agriturismo tra le colline dell'Alto Monferrato che vi suggeriamo oggi: La Bella Vite, di Lidia e Paolo.

Lidia e Paolo, immaginiamo di non aver mai visitato il territorio dove sorge la vostra azienda e il vostro agriturismo. Ce lo raccontate attraverso i vostri luoghi del cuore?

Le colline vitate, una campagna largamente intatta e molto variegata, in cui la biodiversità è semplicemente il segno di ciò che c’è, i boschi ricetto del profumatissimo tartufo bianco dell’Alto Monferrato: i nostri luoghi del cuore sono anzitutto un luogo diffuso, un ecosistema in cui ancora si ritrovano i ritmi e le scansioni delle stagioni. Ma poi ci sono i tanti castelli che fanno dell’Alto Monferrato la regione più “castellata” in Europa (è un peccato che questo dato sia così poco noto), i minuscoli borghi di impianto antico (Carpeneto, Cremolino, Trisobbio), le strette vie del centro storico di Ovada… Tutto un territorio in cui, nonostante la vicinanza a Genova, Milano, Torino, si è immersi in un ambiente totalmente e genuinamente altro.


L'Alto Monferrato è da poco stato inserito nella lista dei patrimoni dell'Umanità: cosa ne pensate di questo riconoscimento e che valore ha per voi?

In realtà non è propriamente vero che l’Alto Monferrato sia stato inserito nella lista Unesco, anche perché la candidatura stessa era declinata diversamente: peraltro, come spesso accade in questi casi, ci pare che si tenda a sopravvalutare un po’ gli effetti conseguenti della cosa.. Per noi qui è davvero più importante che la crescita spontanea del turismo avviatasi da qualche anno (un turismo indipendente, che cerca anzitutto tranquillità, relax ed enogastronomia di territorio) prosegua accompagnata dal necessario miglior sviluppo di alcuni servizi di informazione e di introduzione al territorio: però mantenendo inalterate le caratteristiche che connotano appunto l’attrattività della zona. Se volete discoteche andate altrove, se volete gustarvi la natura, girare per cantine e apprezzare una cucina connotata e di salda tradizione, beh, venite qui: il manifesto è questo.


In autunno il vigneto ha mille colori e la cantina è in piena attività: quali consigli date ai vostri ospiti per godersi al meglio un weekend di total relax nel vostro agriturismo?

Un weekend in autunno qui è splendido di per sé: ma se dobbiamo suggerire qualcosa ai clienti li invitiamo senz’altro a predisporsi a contemplare nella più pura autoindulgenza i mirabili colori dei vigneti e degli alberi, passeggiando senza meta; e poi visitare cantine (la nostra, Rocco di Carpeneto, e magari le varie altre che come noi hanno scelto un approccio naturale, biologico alla produzione di vini: tra noi vignaioli siamo amici, e collaboriamo con uno spirito davvero bellissimo), girare per ristoranti, visitare i castelli aperti ogni fine settimana nell’ambito dell’iniziativa “Castelli Aperti”, salire al Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo. E pensare già di ritornare a breve, perché vi sono mille altri suggerimenti da dare (Acqui Terme, le chiese medievali del centro di Cassine, il Forte di Gavi e, solo per i malati di shopping e un po’ distante dal nostro spirito, il famoso Outlet di Serravalle).


Come lo avete pensato, progettato e arredato La Bella Vite?

La Bella Vite è un Eco bio Agriturismo certificato e nasce come progetto collaterale rispetto all’avvio della nostra azienda di produzione vinicola biologica, Rocco di Carpeneto. Una lunga esperienza personale di viaggi intorno al mondo ci ha spinto a provare a metterci dall’altra parte nel mondo dell’ospitalità, volendo offrire ai nostri clienti un’esperienza interessante per una tipologia di turisti cui sentiamo di appartenere noi stessi. Quindi un agriturismo sì, ma lontano, lontanissimo dalle consuete declinazioni rustico-provenzali così ripetitive, e vicino invece alla nostra passione per un design inventivo, ma non invadente: il contrassegno più tipico di tutto ciò sono senz’altro le due stanze sopraelevate tra gli alberi, interamente in legno e affacciate sui vigneti, e collocate distanti dall’edificio principale. In qualche modo portano con sé mille suggestioni accumulate negli anni, tra Australia e Norvegia, tra Canada e Giappone. Abbiamo collaborato con architetti nostri amici, Marco Tarabella e Paolo Scoglio, per arrivare a offrire un qualcosa di davvero particolare, non facilmente ritrovabile altrove.


Il motto che accompagna il vostro lavoro quotidiano: 

L’ospitalità è un piacere, prima di tutto, e solo in seconda battuta un lavoro: per noi è così, null’altro ci ha spinto ad affiancare il resort all’azienda vinicola se non la spontanea passione per l’accoglienza e per i contatti con persone di tutto il mondo (i nostri ospiti sono in prevalenza stranieri, e quest’anno abbiamo assommato una ventina di diverse nazionalità).

www.labellavite.it

DD
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